I Monti Sibillini
Terra di Alchimisti, Fate
e Natura Incontaminate
le nostre proposte per i monti Sibillini
le dolomiti nel cuore dell'appennino
il lago di pilato
attraverso la natura intatta
alla scoperta dei chirocefali
leggenda e magia
sotto le stelle
notturna sul monte sibilla
Leggende e miti
dei monaci eremiti
nei sibillini
Gli Itinerari
il lago di pilato
attraverso la natura
intatta alla scoperta
dei chirocefali
Itinerario dedicato alla scoperta di una delle mete più suggestive dei Monti Sibillini: il lago di Pilato, un lago montano d'altura, situato in un circo glaciale tra pareti impervie e verticali immediatamente sotto la cima del Monte Vettore, rappresenta l’unico lago naturale delle Marche. Circondati dalle montagne e dai vasti paesaggi, accompagnati da una guida esperta, raggiungeremo il Lago di Pilato per conoscerne la storia e le numerose leggende di cui è protagonista. Dopo aver raggiunto il Lago proseguiremo il cammino lungo Forca di Presta: uno dei luoghi montani più caratteristici e famosi della provincia ascolana, meritevole di particolare attenzione paesaggistica, nonché uno dei punti di accesso ai Piani di Castelluccio.
Per pranzo arriveremo al Rifugio Mezzi Litri a circa 1350 m di quota. Qui avremo la possibilità di conoscere e assaporare una prelibatezza tipica di questa zona: la “cacciannanze”, una ricetta della tradizione gastronomica del piceno che ci riporta ad immaginari passati, quando il pane veniva fatto nel forno comune del paese. La parola “caccia-annanze” nel dialetto marchigiano si traduce “cacciata innanzi”, cioè sfornata prima del pane. Una volta terminato il pranzo riprenderemo il cammino e dal rifugio torneremo indietro verso Foce.
leggenda e magia
sotto le stelle
notturna
sul monte sibilla
Itinerario dedicato all’affascinante figura mitologica della Sibilla ripercorrendo i luoghi che la vedono protagonista per conoscere i miti e le leggende a lei dedicati. Il Monte Sibilla è un rilievo montuoso del gruppo appenninico dei Sibillini, la cui sommità è circondata da roccia rosata scoscesa che, formando una sorta di muro di cinta, le ha fatto assumere la forma di una caratteristica ‘corona’. Il monte prende il nome dalla Sibilla Appenninica, la mitica abitatrice dell'omonima grotta, situata nei pressi della sommità, che da secoli vela l'altura di un'aura di leggenda e mistero che ha ispirato scrittori, intellettuali e artisti. Inizieremo il nostro tour visitando il Museo della Sibilla nel borgo di Montemonaco: qui avremo modo di conoscere più da vicino la figura della Sibilla e la tradizione letteraria ad essa ispirata.
Dopo la visita al museo assisteremo alla tipica danza marchigiana: il saltarello. Ancora oggi gli anziani raccontano che le fate della regina Sibilla ballavano il saltarello all’interno del loro antro, in cima alla montagna, calzando zoccoli di legno di fico. Furono le fate ad insegnare il saltarello agli uomini e a costruire il primo tamburello. Per cena avremo modo di assaporare gli antichi piatti della tradizione medievale e contadina di Montemonaco. Dopo cena e dopo esserci riposati partiremo per un trekking in notturna per raggiungere la cima del Monte Sibilla dove sosteremo per vedere il sorgere del sole. Dopo aver visto l’alba riprenderemo il cammino e torneremo indietro verso il Rifugio Sibilla.
leggende e miti
dei monaci eremiti
nei sibillini
Itinerario dedicato alla scoperta delle strette valli e gli erti rupi abitati dai primi gruppi di monaci che hanno scelto i Monti Sibillini per ricercare la solitudine e il silenzio imposti dalla Regola. Inizieremo il nostro tour percorrendo l’itinerario delle Gola dell’Infernaccio. Il sentiero che si inerpica tra rocce e vegetazione di vario tipo scavalcando il torrente dapprima attraverso un ponticello in legno e poi con saliscendi che si trasformeranno in comode stradine e sentieri molto più lineari e rassicuranti. Superata questa prima parte di camminata entreremo in una faggeta secolare e a fine cammino raggiungere l’Eremo di San Leonardo. Proseguiremo la camminata per raggiungere la cascata a monte del torrente Rio.
Durante la sosta per il pranzo avremo la possibilità di riscoprire l’antica cucina dei monaci e gli antichi sapori di un tempo legati a quello che offriva il territorio. Dopo pranzo riprenderemo il cammino e raggiungeremo la Chiesa dedicata a Sant’Angelo di Montespino che si eleva su un colle di Montefortino, attorniato da una pineta dove la vista spazia a 360 gradi sulla catena dei Monti Sibillini sulle colline marchigiane e giù fino a scorgere la costa adriatica ed i Monti della Laga.
I Luoghi
grotte di camerano
misteri e leggende
della città sotterranea
Una immersione di circa un'ora in un ambiente magico, misterioso e dalle origini ancora sconosciute.
Chi ha iniziato a scavare i primi cunicoli? che scopo avevano? quanti secoli fa? che ruolo hanno avuto i Templari in questa storia? e cosa ci sussurrano oggi queste grotte misteriose?
Numerose, scavate nell'arenaria, comunicanti percorrono il sottosuolo del centro storico con andamento labirintico. Le esplorazioni, le interpretazioni effettuate e i percorsi turistici, che hanno reso queste grotte oggi fruibili, hanno svelato la presenza in quasi tutti gli ambienti di abbellimenti architettonici, bassorilievi e particolari decorativi: volte a cupola, a vela, a botte, sale circolari e colonne particolare gusto architettonico, decorazioni con fregi, motivi ornamentali e simboli religiosi costituiscono una delle costanti dell'intero percorso.
Svelano agli occhi spesso attoniti del visitatore un paese sotterraneo quasi fiabesco ricco di fascino, una Camerano segreta in cui convivono concretezza storica e leggenda.
Nel 1944 l'intero sistema ipogeo venne adibito a rifugio per la popolazione contro i bombardamenti.